Ultima modifica: 27 Settembre 2021

Posti vacanti DSGA: Rinnovo dell’Intesa per reclutamento e Bozza del concorso ordinario

Come è noto venerdì 24 settembre si è tenuto un incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali firmatarie e la Direzione del personale del Ministero dell’Istruzione e non a caso c’è stato un fronte comune da parte delle OOSS per l’annoso problema dei facenti funzioni.

 

Come ha scritto la UIL SCUOLA, si rilevano 2 modalità di reclutamento per ricoprire il ruolo di DSGA contrarie e contrapposte tra loro, con l’Intesa il titolo di studio per l’accesso al profilo di Direttore non serve e da solo un punteggio, mentre per il concorso ordinario è un requisito insormontabile, quindi da un lato si riconosce e si salvaguardia la professionalità acquisita dai facenti funzione, in barba al titolo di studio e dall’altro lato si riconosce il titolo di studio come valore assoluto, in barba questa volta alle professionalità acquisite.

 

Noi, diretti interessati, abbiamo dimostrato molta più coerenza e dignità di chi ci ha sfruttato per un ventennio, abbiamo proposto di modificare l’Intesa; eliminare del tutto la professionalità in coerenza con la volontà del nostro Ministero dell’Istruzione, da questo momento in poi regole chiare.

Rimane il problema che la Cattiva Amministrazione fino ad oggi ha utilizzato i facenti funzione a proprio uso e consumo, è obbligatorio che se ne assuma la responsabilità del suo vergognoso abuso, riconosca i propri errori e ne ponga rimedio.

 

Giusto per ricordare che oltre al danno c’è la beffa, con la Legge di stabilità 2013 per risanare il Bilancio dello Stato, l’indennità di funzioni superiori anziché essere un indennizzo per il maggior aggravio di lavoro, la RTS si trattiene dallo stipendio in maniera crescente, le quote dell’indennità con il progredire dell’anzianità di servizio, fino all’assurda contraddizione che dalla fascia 21 il lavoratore ci rimette.

 

La UIL SCUOLA ritiene altresì essere del tutto sbagliata la procedura del “reclutamento”, quella che il Governo del Paese ha messo al centro dell’agenda politica. Tutti gli atti più qualificanti della programmazione scolastica (Patto della scuola al centro del Paese, PNRR, Atto di indirizzo politico del Ministro per il rinnovo del contratto) contraddicono gli atti di gestione. E’ emblematico che nello stesso incontro, quello di oggi, si sono messe in campo due strategie contrastanti. Con la prima, l’intesa per la copertura dei posti di fatto vacanti, si mettono in atto i tentativi per recuperare le professionalità esistenti sul campo ricorrendo all’utilizzazione di quelle ben conosciute (assistenti amministrativi), con o senza titolo di studio; dall’altra si vorrebbe indire l’ennesima procedura concorsuale esterna, incentrata unicamente sul possesso del titolo di studio (diploma di laurea). Una procedura evidentemente sbagliata, che tenta di velocizzare l’iter amministrativo ricorrendo allo snellimento delle prove, ma incentrandole sul più scontato e inutile nozionismo. I programmi del concorso sono quelli dei percorsi di studio universitari. Al momento si contano quasi duemila posti vacanti di DSGA in organico di diritto, quelli di fatto sono diverse altre centinaia. 




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